C’è una questione molto semplice che alcune Istituzioni Scolastiche, spesso condizionate da qualche revisore dei conti, affrontano con difficoltà, ed è questo: se il sistema di pagamento previsto per una attività commerciale non contempla l’emissione di fattura, dovrò forzatamente cominciare ad emettere fatture per applicare la normativa (L. 23/12/2014 n. 190) che ne esige il formato elettronico?
Ancor più semplicemente: se precedentemente non si sono mai fatte fatture cartacee, si dovrà cominciare ad emettere fatture perché si possa adottarne la veste elettronica?
L’argomento che qui si tratta è destinato a quella minoranza di scuole (attualmente, per quanto ci riguarda, l’8% del totale assicurato) che pensano ci sia l’obbligo di emettere sempre fatture elettroniche come forma di pagamento. Non è così: c’è l’obbligo di adottare il formato elettronico per tutti quegli enti che hanno l’obbligo di emettere fattura.
Le società assicuratrici non sono soggette a quest’obbligo e non emettono fatture né, inoltre, sono soggette all’IVA (art. 10, comma 2 del D.P.R. 26/10/1972). Il loro sistema di pagamento prevede l’emissione della polizza; tale procedura è ineludibile e non può essere sostituita dalla fattura.
Pertanto coloro che fanno richiesta di fattura causano, a sé e all’emittente, un inutile aggravio burocratico. Ci si potrebbe chiedere allora: se non c’è alcun obbligo, se non c’è vantaggio per nessuno, pubblico o privato, ma anzi solo svantaggio, perché richiedere l’attivazione di una procedura superflua?