Che gran cosa la concorrenza!

Prima compravi a 100, poi con la concorrenza hai ottenuto 80, mi correggo: 50. Anzi da ultimo ti offrono a 30. Lo stesso prodotto che era a 100? No, meglio, decisamente meglio. Figuriamoci che in aggiunta ti sventolano una bella, luminosa, ricca certificazione di qualità. Tipo? Ad esempio una fantastica ISO 9001.

Bene. E questi concorrenti ce l’hanno? Beh, un paio la sfoggiano, però non appartiene alla Compagnia che rappresentano: appartiene all’agenzia. Allora in tal caso, se la Compagnia ne è sprovvista, in caso di gara dove è richiesta la Certificazione ISO 9001, non si può rispondere affermativamente, poiché la valutazione si riferisce obbligatoriamente al fornitore del servizio e non a chi ha la procura per rappresentarlo in gara.

Ultimamente in molti capitolati compare anche un elegante “rating di legalità”. Dopo opportuna ricerca su internet si apprende che si tratta di un rating usato per le imprese che fanno richiesta di fondi pubblici; ci si domanda allora cosa ha a che fare con una gara per le assicurazioni scolastiche.

Visto poi che nessuna Compagnia d’Assicurazione in Italia dispone di rating di legalità e rivelato invece che se ne fregia una delle agenzie concorrenti (di quelle che già sbandieravano l’ISO 9001), tutto appare chiaro.

Meno chiaro risulta invece per le scuole che trovano inseriti nei criteri di valutazione di capitolati già predisposti certi requisiti ridondanti nella forma, ma del tutto privi di significato e anche fuorvianti nei contenuti.

Forse si è più sospettosi e attenti nel comprare un chilo di mele che un contratto d’assicurazione. Se ci offrono mele di pari categoria e qualità a metà prezzo, immediatamente siamo diffidenti. Invece, se si tratta di un contratto d’assicurazione, si parte dalla premessa che le Assicurazioni sono tutte uguali e, pertanto, il prezzo più basso è l’elemento decisivo.

Signori genitori, signori docenti e dirigenti, le coperture assicurative scolastiche sono quasi sempre le sole di cui dispongono i nostri figli e alunni, perché privatamente sono per lo più assenti o irrisorie; inoltre la copertura INAIL è efficace non in tutte le situazioni e gli indennizzi sono spesso insoddisfacenti.

Non si può continuare a cedere all’attrazione di scintillanti e colorati specchietti per le allodole. La realtà che è nascosta dietro è fatta di promesse disattese, montagne di contenziosi annosi, costosi e spesso inutili.

Se nel 1995 le assicurazioni a scuola concordate tra il Ministero e una primaria Compagnia italiana costavano circa € 7,00 e offrivano garanzie e massimali enormemente inferiori a quelli attuali, credete sia oggi possibile reperire mirabolanti coperture a 4 o 5 Euro? Avete per caso visto offerte di polizze cinesi?

La valutazione di un danno a un minore non è diminuito nel frattempo, anzi è stato giustamente di molto rivalutata.

Quello specchio che restituisce l’immagine ammaliante di una ricca offerta a poco prezzo, nasconde qualcosa che non piacerebbe e farebbe sentire ognuno defraudato. La realtà è oltre lo specchio e va cercata nella sua prima caratteristica sostanziale: l’affidabilità.